Se prendi un rospo, lo metti dentro una pentola con l’acqua e lo porti sul fuoco, osserverai una cosa interessante: il rospo si adatta alla temperatura dell’acqua e rimane là dentro continuando ad adattarsi all’aumento di temperatura, però quando l’acqua arriva al punto di bollire, il rospo vorrebbe saltare fuori dalla pentola ma non riuscirà perché troppo stanco a causa degli sforzi che ha fatto per adattarsi alla temperatura.
Alcuni direbbero che ciò che ha ucciso il rospo è stata l’acqua bollente… ciò che ha ucciso il rospo invece è stata la sua incapacità di decidere quando saltare fuori.
Perciò bisogna smetterla di adattarsi alle persone sbagliate, rapporti abusivi, amici parassiti e tante altre persone che ci “scaldano”.
Se continuiamo ad adattarci purtroppo corriamo il rischio di “morire dentro”.
Salta fuori finché sei in tempo!
È molto tempo che gira questa storia e sinceramente non sono riuscito a trovarne in modo “certo” l’autore”.
Anche se è abbastanza cruenta… rende bene l’idea di quello che può significare il lento “accontentarsi” a ciò che viviamo.
Forse non possiamo proprio fare diversamente… ma allora è bene saperlo dentro di noi che ciò che stiamo “accettando” viene fatto solo perché non è possibile fare diversamente…
In questo modo, è probabile che continui a sentire il calore dell’acqua e rimanga vigile per cogliere l’eventuale opportunità del cambiamento.
Cosa ne pensate?
Buona fresca giornata!
Leggi cosa possiamo fare assieme
Scrivimi, ti rispondo velocemente
Commenti recenti