Izis Bidermanas (LT 1911 – 1980)
Per approfondimenti,
https://www.fotografareindigitale.com/…/izis-bidermanas-lt…/
Marina Novelli
www.marinanovelli.it
Izis, questo e’ il suo pseudonimo, e’ di origine birmane, da sempre amante della pittura si trasferisce presto a Parigi, affrontanto problemi non da poco, oltre alla non conoscenza della lingua ed una forte difficolta’ economica, che non gli impedisce pero’ di esprimersi egregiamente nel mondo della forografia. E’ annoverato tra i piu’ grandi maestri fotografi del ventesimo secolo. Spesso nei suoi scatti sono rappresentati gli orrori della guerra, nonche’ immagini piuttosto contrastanti e spesso, per noi, incomprensibili…come, infatti nella nostra foto di oggi. Difficile stabilire quale sia il senso o l’avvenimento storico…quello che risalta pero’, primo fra tutti, e’ l’atteggiamento insolito e l’espressione della ragazza…corrucciata e non del tutto consenziente allo scatto che l’ha resa “i m m o r t a l e”. Certo che piacerebbe anche a noi sapere il significato di questa ambientazione ma, fa niente! La bellezza dei lineamenti di lei e l’improvvisazione tempistica dello scatto, sono a mio avviso, bastevoli ad indurci a guardare con curiosita’ la foto, inducendoci ad una piu’ attenta meditazione. Forse era proprio questo l’obiettivo del fotografo…immortalare qualcosa di “sconosciuto”…dando per certo pero’, che e’ una bella immagine ma assolutamente “non felice”!🌸🌼🌞🌼🌸
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6 Comments
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Non so cosa rappresenti la foto.. si vedono i mattoni dei due ragazzini.. guardando meglio si notano due piantine infilate dentro.. guardando ancora meglio si intravedono altri mattoni con le piantine..
Dove vanno.. da dove tornano..
Non deve essere una processione allegra.. la ragazzina ha lo sguardo accigliato.. a dire che vuoi.. non provocare!!
Bella!! Ora vado ad approfondire..
Vero… il contesto è particolare… e una delle cose che veramente mi ha colpito è il contrasto tra quella piantina in mano e lo sguardo di lei…
Izis, questo e’ il suo pseudonimo, e’ di origine birmane, da sempre amante della pittura si trasferisce presto a Parigi, affrontanto problemi non da poco, oltre alla non conoscenza della lingua ed una forte difficolta’ economica, che non gli impedisce pero’ di esprimersi egregiamente nel mondo della forografia. E’ annoverato tra i piu’ grandi maestri fotografi del ventesimo secolo. Spesso nei suoi scatti sono rappresentati gli orrori della guerra, nonche’ immagini piuttosto contrastanti e spesso, per noi, incomprensibili…come, infatti nella nostra foto di oggi. Difficile stabilire quale sia il senso o l’avvenimento storico…quello che risalta pero’, primo fra tutti, e’ l’atteggiamento insolito e l’espressione della ragazza…corrucciata e non del tutto consenziente allo scatto che l’ha resa “i m m o r t a l e”. Certo che piacerebbe anche a noi sapere il significato di questa ambientazione ma, fa niente! La bellezza dei lineamenti di lei e l’improvvisazione tempistica dello scatto, sono a mio avviso, bastevoli ad indurci a guardare con curiosita’ la foto, inducendoci ad una piu’ attenta meditazione. Forse era proprio questo l’obiettivo del fotografo…immortalare qualcosa di “sconosciuto”…dando per certo pero’, che e’ una bella immagine ma assolutamente “non felice”!
Concordo Marina… difficile comprendere cosa sta avvenendo e dove sta andando quel “fiume” di persone… Potrebbe essere un qualcosa che tutti portano per “ricostruire” (anche se non vediamo se è presente nelle mani degli altri…) Poco importa, la focalizzazione su quello sguardo che comunica tutto tranne che la felicità è perfetta… Grazie!