“La nostra meta non è mai un luogo, ma piuttosto un nuovo modo di vedere le cose.” (Henry Miller)
…”un nuovo modo di vedere le cose”…
Quante cose nuove possiamo vedere con occhi “diversi” anche soltanto cambiando il nostro “punto di osservazione”?
Riporto un racconto che avevo pubblicato qualche mese fa e che mi è tornato subito in mente…
Mulla Nasrudin sta seduto all’ombra a guardare il sentiero, mentre sua moglie, seduta accanto a lui ma girata dall’altra parte, guarda nella direzione opposta. A un tratto lei commenta:
“Che bellezza! Ci sono tanti uccelli e le nuvolesono meravigliose. È un paesaggio splendido!”.
“Ti sbagli, come al solito. È un paesaggio triste: dalla mia parte non ci sono nuvole e neanche uccelli!”.
Grugnì Naurudin
(Tratto da Cabaret Mistico di A. Jodorowsky)
Buona giornata!
Leggi cosa possiamo fare assieme
Scrivimi, ti rispondo velocemente
20 Comments
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La meta non deve mai essere un punto d’arrivo,ma di ripartenza, così cambi di continuo prospettiva
Ed a me i cambi di prospettiva piacciono molto! Grazie Vincenzo!
Come quando si rilegge un libro per la seconda volta e scopri contenuti che prima non avevo colto. Oppure passi in una piazza, e vedi particolari mai notati prima. Cambiano il momento, la proiezione ed il punto di vista. Proprio vero, la vita è circolare.
Che bella l’immagine della rilettura del libro! È proprio così… grazie Concetta.
Buona giornata.
Ciao Francesco. Buona domenica anche a te.
Dipendente da che prospettiva vedi cio che ti circonda…mi ritorna in mente il racconto di due pazienti in ospedale ..non so se ti è capitato di leggerlo….molto bello e riflessivo
Molto bello… Grazie Virginia!
Grazie
Buona domenica Paola!
Dipende tutto dal nostro sguardo e da come siamo dentro.
Si… ed il come siamo dentro può cambiare molto la nostra prospettiva visuale…
I nostri stati d’animo condizionano moltissimo il nostro vissuto, per esempio se ti alzi triste tutto sarà grigio intorno a te, e viceversa se sei allegra tutto acquista colore. Ma fuori la giornata era sempre la stessa, siamo noi a cambiarla.
Si… e più acquistiamo questa consapevolezza, più aumentiamo il “colore” di quello che vediamo…
Prospettiva: Tecnica del rappresentare gli oggetti su un piano in modo da farli apparire come l’osservatore li vede nella realta’ da un determinato punto di vista, rendendo la sensazione del volume, della profondita’, del rilievo e della distanza. Ecco…”la distanza”! Guardando il problema a “distanza”, spesso ci possiamo “avvicinare” alla nostra “salvezza”!
Bella l’applicazione della “geometria descrittiva” (mi sembra si chiami così…) a questo tema. Grazie Marina!
Sempre StraGrazie a te, Franco!🌞