“Analizza la qualità di ciò che vuoi fare”
(Da una riflessione di Epitteto)
Sempre in ambito di consigli sul “vivere bene”, questa frase è molto interessante…
Analizzare la “qualità” di ciò che voglio fare…
In qualche modo, mi mette nella condizione di rimanere con i piedi per terra e prepararmi a ciò che potrebbe avvenire rimanendo comunque con una disposizione positiva.
Ad esempio.
Sto per fare un viaggio di lavoro in cui è importante che arrivi puntuale.
Non posso non considerare che in autostrada possono esserci degli imprevisti…
Quindi, o parto molto prima, o accetto già dentro di me il fatto che potrei non arrivare in orario (mi predispongo quindi a mantenere un animo sereno in presenza di imprevisti).
Questa è la “qualità” che fa la differenza!
Per chi vuole approfondire, ecco il testo del punto.
Buona lettura e buona giornata!
Qualora tu voglia una qualsiasi cosa, analizza la qualità di ciò che vuoi fare. Se tu vai, per esempio, al bagno pubblico a lavarti, vai preparato alle cose che possono succedere: la gente che ti spruzza, che ti urta, che ti insulta, che ti ruba. E per fare quella cosa nel migliore dei modi, dirai a te stesso: “Io ora voglio lavarmi, ed oltre a ciò mantenere una disposizione d’animo serena”. E cosi per tutte le altre cose. Ora, se per caso, ti capitasse qualche difficoltà, sarai preparato psicologicamente a risolverlo dicendo: – Io non volevo solo fare il bagno, ma anche mantenere una disposizione d’animo aperta. Mentre se io mi cruccerò, non rinforzerò le mie qualità interiori.
(Tratto dal ”Manuale di Epitteto” – “Encheiridion” nella versione curata da Claudio Buffa in Riflessioni.it)
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12 Comments
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” Mi trovo d’accordo sul fatto che “crucciarsi” potrebbe significare una inutile dispersione di energie. Sarebbe bello avere la tipica ” bolla di cristallo” per vedere gia’ in anticipo quali cose ci potrebbero causare “il cruccio”. Quando ero giovane…al tempo dei “figli dei fiori” e degli “hippy”, si usava dire: “Never know until you try”…pero’ e’ anche vero che “prevenire e’ meglio che curare”! Mi e’ sempre piaciuta questa soluzione, anche se sono caratterialmente predisposta a “correre il rischio”…e dal fallimento, apprendo sempre moltissimo! Pero’ ci sono state anche cose che mi sono andate molto bene…e’ stato quando le avevo “prevenute”? …difficile dirlo!!! Di fatto, cio’ che importa me, adesso, qui ed ora, e’ fare “scelte di qualita'”…e se possibile, non incedere negli stessi errori che “nel mondo dell’Arte”, sono sempre in agguato! Un mondo molto controverso dove alla bellezza e la poesia della fase creativa, si contrappone quella di un mondo molto spinoso. Stare bene con noi stessi ed in perfetta armonia ci aiuta a difenderci anche nel “bagno pubblico”, di cui sopra, dove desideriamo solo lavarci…con la consapevolezza pero’ che la mano del “briccone” e’ sempre in agguato! Una scelta di qualita’ e’ il preludio ad un “risultato di qualita'”!
Interessate il dubbio che ti poni sul fatto che le cose andate bene potessero essere “prevenute”! Forse potremmo aggiungere “pianificate”? E poi… che dire sulla tua trasformazione del “fallimento” in “apprendimento”? Interi corsi si basano su questo (feedback)… Bello!!!!! Grazie Marina!
Verissimo… fa la differenza, per non “uscire dal bagno pubblico” pulito dalla polvere ma imbrattato di risentimento
Buongiorno Nina. Fantastica come analogia! Grazie.
Difficile che non sia preparata agli imprevisti.. mi viene di pensare ad ogni evenienza. E se non lo faccio sono preparata agli eventuali imprevisti e non posso crucciarmi.. e questo mi insegna..
Spero di essere stata chiara Franco.. Buona serata
Assolutamente si Daniela… chiarissima e… perfettamente consapevole di ciò che può avvenire… Che bello! Buona serata anche a te.
Qualita, non quantita!!!!
Vero Paula…
Ops…di questo messaggio oggi ne sento pure l’eco…come fosse un sonoro ceffone! E ne avevo bisogno!!!
Grazie Franco! Quando il sentiero della vita si fa tortuoso, la nostra guardia disperde l’attenzione sugli eventi togliendo energie al nostro star bene. Risultato? Spreco inutile!!!
Che bello Lucy! Felice che sia arrivato al momento giusto… eh si… è un “attimo” mollare l’attenzione necessaria al proseguimento del nostro cammino!