L’angolo delle emozioni
Da Maria Cortese
La bicicletta.
La bambina di dieci anni, il fratello maggiore di 3anni, il papà che dice:
“Non posso comprare due biciclette, non ho la possibilità economica, sarà una per tutti e due.”
La bicicletta arriva, ed è BellIssima, ma alta, troppo alta per la bambina che è piccola rispetto all’altezza fisica del fratello.
“Non riuscirò mai ad andare su questa bicicletta, pensava sconsolata la bambina.”
Poi succede che un bel giorno il papà decide di insegnare alla figlioletta di andare in bicicletta.
Tutti e quattro (padre, figlia, cane e bicicletta) si avviano nel prato delle meraviglie.
Il prato delle meraviglie è poco distante dalla loro abitazione, c’è una piazzetta, un’apertura nel campo della parrocchia che si apre in questo scenario meraviglioso. Un prato stupendo.
Comincia la lezione. Il padre spiega alla figlioletta aiutandola come si fa ad andare in bicicletta. La bambina trova difficoltà, non riesce, ha paura di cadere e si sente ancora più piccola e disperata in sella di una bicicletta troppo alta per lei.
“Che umiliazione” pensava.
Nel frattempo il papà leggeva un libro, il cane scorrazzava, il prato il set di questa scena che si ripeteva senza il ciak di un finale felice.
Ma ecco che improvvisamente, e quasi per miracolo, la bambina riesce a trovare l’equilibrio e con il cuore che le scoppia di felicità e Fiera perché di nuovo ha attirato l’Attenzione del papà, comincia a gridare “Sono riuscita, vedi riesco a stare in equilibrio!”
E comincia un girotondo intorno al papà che la guarda sorridente e le dice “Vai, vai anche più giù” ma lei continua a girare intorno a lui ..solo per lui.
Leggi cosa possiamo fare assieme
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23 Comments
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Che dolcezza nelle tue parole Maria Cortese… e quante volte ricordo anche io di essermi “impegnato”… Grazie!
Bellissima. Buongiorno
Vero Fiorella… buona giornata.
Che bello Maria Cortese! Sei riuscita a trasmettere quell‘emozione.. anzi due bellissime emozioni.
Quella di aver imparato ad andare in bici.. e la felicità nei confronti di tuo padre !! Grazie!
Vero Daniela!…
E grazie a te Franco che attraverso questo angolo i nostri ricordi si fanno comuni.. le emozioni a confronto possono trasformarsi in un’unica emozione.
Grazie delle belle parole..che bella emozione quel giorno!!!Grazie Franco ..della bella persona che sei
Ma… grazie a te Maria per averlo condiviso!…
Bella Maria! Bel riassunto sulla vita…la vita è come andare in bicicletta!
Anch’io ho imparato da sola. Sono caduta, sbucciata non solo ginocchia, ma ho imparato.. ho la sensazione che ti stia riferendo a ben altro che la bicicletta..
Sentiamo Maria Cortese cosa ne pensa!
Penso che di fronte a certe “prove”siamo soli.Penso però che avere qualcuno che ci accompagni sia importante.Sono grata a mio padre per i suoi insegnamenti. Mi ha trasmesso il senso del dovere..della dignità. Mica è stato sempre rose e fiori con lui .Ancora ci litigo nonostante non ci sia più da tanti anni.Hai ragione Barbara ,l’episodio della bicicletta ha probabilmente un retrogusto anche un po ‘amaro che andrebbe sviscerato nel profondo. Qualche sbucciatura o cicatrice ormai rimarginate ,ma ancora visibili.Grazie Barbara di questa riflessione
Grazie Maria per la tua condivisione…
Grazie a voi..di ❤
Spesso le cose che non si conoscono ci fanno paura e si pensa di non riuscire… ma altrettanto spesso poi sono più semplici di quanto pensiamo…con il tempo questo tipo di paure sono sempre più lievi…
Vero Sabrina… con il tempo e l’esperienza diventano più lievi…
❤
Buona serata Marisa…
Bella
Si…