Francesc Català Roca (SPA 1922 – 1998)
Questa settimana il “bello” che alcune foto mi hanno comunicato…
Buona visione!
Per un approfondimento su questo autore,
http://www.fotografareindigitale.com/…/francesc-catala-roc…/
PS. ricordo ancora una volta che per l’OMS, “La salute è lo stato di completo benessere fisico, mentale e sociale che non consiste soltanto nell’assenza di malattia o infermità”.
Marina Novelli
www.marinanovelli.it
Neorealista e rivoluzionario della fotografia spagnola; la sua innovazione consiste nell’aver portato un “nuovo punto di vista” nel mondo della fotografia…e noi sappiamo bene quanto sia importante cercare di vedere le cose “da un altro punto di vista”, appunto!
Si e’ servito della macchina fotografica per sciogliere ed evidenziare il complesso meccanismo dell’animo dell’essere umano. Dalle sue fotografie traspare la verita’ e la bellezza e sebbene siano di grande impatto emotivo, sono sempre semplici ed incisivamente simboliche.
Bene! Detto cio’, mi voglio proprio soffermare su questo aspetto: semplice e simbolico.
Ricordo che da bambina trascorrevo molto tempo affacciata alla finestra, con i gomiti ben piantati sul davanzale…osservavo il cielo, costellato di nuvole, e stupita e meravigliata mi sembrava di scorgerne delle figure: la testa di un leone, oppure una magnifica farfalla, un drago…oppure un alato angelo…ed e’ proprio cio’ che, al primo impatto, ha suscitato in me la visione di questa foto. Pero’…mentre il mio ricordo di bambina evoca delle figure che danno vita a forme libere, aeree, mobili…in questa foto, grazie ad un magnifico lavoro di regia fotografica, la nuvola viene frenata, ingabbiata…coercizzata…privata del suo intrinseco “spirito libero”.
Ha evocato in me una fase della mia vita, che va dai ventitre ai trentadue anni, in cui ho davvero vissuto “a schiuma frenata”…e in quel periodo dipinsi anche una opera ( tra le mie preferite!), “Mani che proteggono” – la fragilita’ – 1980.
Credo che la necessita’ di spaziare, di librarsi nell’aria, di emergere nelle nostre aspirazioni sia insito in ognuno di noi ed il sentirci “intrappolati” non sia consono alla nostra natura umana.
La nuvola vaga nel cielo, muta, si trasforma…si dissolve…e pari allo spirito umano…si tramuta, si evolve!
Mi capita spesso di dire:”Mi innamoro anche di una nuvola!.” – Bene! Questo e’ quanto mi e’ accaduto vedendo questa foto…comprendendo appieno il senso di oppressione della nuvola…sebbene spesso sua ingabbiata in una “gabbia dorata”!Bella immagine, bel significato, bellissima ed equilibrata selezione dei bianchi e dei neri!
Bravo Francesc!!!👏👏👏👏👏👏
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22 Comments
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Neorealista e rivoluzionario della fotografia spagnola; la sua innovazione consiste nell’aver portato un “nuovo punto di vista” nel mondo della fotografia…e noi sappiamo bene quanto sia importante cercare di vedere le cose “da un altro punto di vista”, appunto!
Si e’ servito della macchina fotografica per sciogliere ed evidenziare il complesso meccanismo dell’animo dell’essere umano. Dalle sue fotografie traspare la verita’ e la bellezza e sebbene siano di grande impatto emotivo, sono sempre semplici ed incisivamente simboliche.
Bene! Detto cio’, mi voglio proprio soffermare su questo aspetto: semplice e simbolico.
Ricordo che da bambina trascorrevo molto tempo affacciata alla finestra, con i gomiti ben piantati sul davanzale…osservavo il cielo, costellato di nuvole, e stupita e meravigliata mi sembrava di scorgerne delle figure: la testa di un leone, oppure una magnifica farfalla, un drago…oppure un alato angelo…ed e’ proprio cio’ che, al primo impatto, ha suscitato in me la visione di questa foto. Pero’…mentre il mio ricordo di bambina evoca delle figure che danno vita a forme libere, aeree, mobili…in questa foto, grazie ad un magnifico lavoro di regia fotografica, la nuvola viene frenata, ingabbiata…coercizzata…privata del suo intrinseco “spirito libero”.
Ha evocato in me una fase della mia vita, che va dai ventitre ai trentadue anni, in cui ho davvero vissuto “a schiuma frenata”…e in quel periodo dipinsi anche una opera ( tra le mie preferite!), “Mani che proteggono” – la fragilita’ – 1980.
Credo che la necessita’ di spaziare, di librarsi nell’aria, di emergere nelle nostre aspirazioni sia insito in ognuno di noi ed il sentirci “intrappolati” non sia consono alla nostra natura umana.
La nuvola vaga nel cielo, muta, si trasforma…si dissolve…e pari allo spirito umano…si tramuta, si evolve!
Mi capita spesso di dire:”Mi innamoro anche di una nuvola!.” – Bene! Questo e’ quanto mi e’ accaduto vedendo questa foto…comprendendo appieno il senso di oppressione della nuvola…sebbene spesso sua ingabbiata in una “gabbia dorata”!Bella immagine, bel significato, bellissima ed equilibrata selezione dei bianchi e dei neri!
Bravo Francesc!!!
Bellissima la tua descrizione Marina e emozionante il racconto che, in qualche modo, può essere quello di tanti di noi che da bimbi hanno passato il tempo con il naso all’insù per sognare con le nuvole… Questo è quello che mi ha trasmesso la foto… La possibilità di “prendere” una di quelle nuvole e poi lasciarla libera… Grazie!!!
Anch’io Franco ho la tua stessa impressione una nuvola imprigionata da liberare…
Che bello vero Rosanna poter condividere le emozioni che l’arte ci dona…
Siiiiiiiii
Che bello!! L’arte della fotografia per rappresentare il ben-essere!!
Quello è ha suscitato in me è il pensiero di sogni.. alcuni trasparenti leggeri.. che ai fanno librare dal vento.. quello un sogno ingabbiato.. un sogno che si sta facendo consistente.. sta riempiendo la sua gabbia.. pronto a fuoriscire!!!
Grazie Franco ancora una volta susciti stupore!!!
Si… come “afferrare” un qualcosa di bello e guardarlo meglio… per poi ridargli il volo! Grazie Daniela, buon pomeriggio!
Troppo forte…. rubo…
Bella vero Gabriella??? Ha una intensità ed una possibilità di interpretazione fantastica… Se hai tempo, leggi il commento “tecnico/emotivo” di Marina. È molto bello!
Già fatto…. io, spirito libero, mi sono sentita spesso questa nuvola…. è straordinario il messaggio trasmesso… sono rimasta minuti a guardare l’immagine….
A chi lo dici… Buona serata Gabriella!
Anche a te! Grazie!
Una nuvola in gabbia! È come ingabbiare l’anima. Bellissima questa immagine, un po’ surrealista. Se è vero che l’artista comunica attraverso le sue opere, Katalá Roca esprime un senso di disagio. La realtà spagnola del periodo che lui ha rappresentato non era molto libera. Molto appassionante.
Vero Concetta! L’immagine può comunicare anche quello… quello che mi aveva trasmesso era la bellezza di poter accarezzare quella nuvola e poi lasciare “volare” di nuovo…
Vero!! Le vere opere d’arte trasmettono molto. Il bello è che ognuno di noi legge lo “specchio” che l’anima ne offre.
Verissimo Concetta… forse sono fatte proprio per quello…
Penso di sì! 🌹🌹